Lo Mejor del 2010: El minimalismo llega a los afiches de videoclips, por Federico Mancosu
(Sabotage - Beastie Boys / Directed by Spike Jonze (1994))
Siguiendo con esto del minimalismo en diseño llegamos al artista visual italiano Federico Mancosu, que ha visto subir sus afiches conceptuales de videoclips a las principales vidrieras de la web, sin que nadie cruzara una palabra con él. Por eso, el 11 de septiembre pasado, te lo presentamos.
En un largo reportaje, Mancosu nos contó cómo trabaja, qué afiches les gustó más, qué técnica usó y cuáles no les gustó mucho. Desde el "Thriller" hasta el "Scar Tissue" de los Red Hot Chili Peppers, que dirigió Stephane Sednaoui (1999), pasando por "Video Killed the Radio Star" del australiano Russell Mulcahy (Resident Evil: Extinction), tendrá su lugar en la explicación de su autor.
1. Come sei arrivato a pensare a dei poster sui video musicali?
Dopo aver sviluppato una ventina di poster minimalisti dedicati ad alcuni cult movies italiani, più o meno conosciuti anche all’estero, mi è venuto in mente di dedicare una nuova serie di lavori ai video musicali. Sinceramente, credevo che ci avesse già pensato qualcuno - di recente ho visto poster minimalisti dedicati a film, registi, serie tv, videogames - ma non avrei mai pensato che fossi stato il primo a pensare ad una serie rivolta ai video musicali. Ho sempre avuto una passione per i lavori di registi come Michel Gondry, Spike Jonze, Chris Cunningham, Jonathan Glazer. Negli anni ’90 e nei primi anni dell’anno 2000, si sono visti i migliori videoclip mai realizzati, è un vero peccato che oggi non si vedano più prodotti originali e sperimentali come quelli di quella golden age, ora la maggior parte dei registi abusa troppo degli effetti speciali in computer grafica, si producono videoclip troppo patinati, poco originali e senza una vera anima geniale e creativa.
(Scar Tissue - Red Hot Chili Peppers / Directed by Stephane Sednaoui (1999))
2. Qual è stato il criterio per scegliere le canzoni? Sei stato un musicista o regista?
Purtroppo non sono nè un musicista e nè un regista, ma nella prossima vita vorrei essere uno dei due. Il concetto iniziale, era quello di creare 10 poster,
ma non volevo abusare dei numerosi spunti che mi potevano offrire i video di Michel Gondry, Spike Jonze o Jonathan Glazer, volevo evitare una certa disparità nella scelta dei soggetti, non volevo fare quattro poster dedicati ai lavori di Gondry, tre a quelli di Jonze ecc. Quindi ho voluto realizzare 10 poster per 10 registi diversi. Nonostante John Landis sia più conosciuto per i suoi film che per quei pochi video che ha diretto, non potevo escludere “Thriller”. “Video Killed the Radio Star” l’ho scelto per la sua valenza storica, è il primo video ad essere stato trasmesso da MTV, a girarlo fu Russell Mulcahy (il regista di “Highlander”), un vero pioniere della storia del video clip. Devo ammettere che non è stato facile optare uno dei tanti capolavori diretti da Michel Gondry, alla fine ho scelto quello di “Around the World” dei Daft Punk, quando lo vidi per la prima volta fu amore a prima vista sia per il video che per la canzone, anche se il video di “Star Guitar” che Gondry diresse per i Chemical Brothers, rimane uno dei miei video preferiti di sempre. Non poteva mancare “Sabotage” dei Beastie Boys diretto da Spike Jonze, ogni volta che lo vedi, ti viene da chiederti se sia nato prima il brano o il video.
(Devil`s Hair Cut - Beck / DIrected by Mark Romanek (1996))
3. Qual è la tecnica che hai usato? (Sembrano vettoriali, ma il risultato finale è vintage)
Le opere partono da idee che prima disegno su carta in maniera approssimativa, lo faccio per capire subito se il concetto può funzionare o meno. Dopodiché l’idea viene sviluppata vettorialmente, per i colori ricavo la quadricromia ad una mazzetta Pantone, infine importo il file vettoriale su Photoshop dove applico una finitura “vintage” che impreziosisce l’essenzialità del disegno vettoriale e rende le tinte piatte più calde.
(Hey Boy Hey Girl - The Chemical Brothers / Directed by Dom & Nic (1999))
4. Quanto tempo occorre per sviluppare uno di questi manifesti?
Escludendo qualche eccezione, non ci vuole molto per realizzarli. Il più delle volte, ci vuole più tempo a idearli che a svilupparli, la parte più divertente in questo tipo di progetto è pensare a come rappresentare un film o un videoclip basandosi su una scena, un oggetto, o altri elementi evocativi. Delle volte degli amici, guardando i miei poster, mi dicono: “Potresti farne uno per il film X o il video Y rappresentandolo in questo modo…”, io li interrompo subito, perché mi rovinano tutto il divertimento.
5. Qual è stato il più difficile da risolvere, dato che il creativo?
Di questa serie, nessuno in modo particolare, ho trovato più difficoltà per alcuni film dell’altra serie di posters che ho precedentemente realizzato.
(Around the World - Daft Punk / Directed by Michel Gondry (1997))
6. Quale ti piace di più e perché?
Il mio preferito è quello che ho dedicato a “Thriller”, per questo storico video dovevo per forza creare qualcosa di adeguato. Penso che con poche linee e pochi elementi, sia riuscito a creare qualcosa di molto iconografico. L’idea del naso e della bocca del MJ/Zombie raffigurati con il nome dell’artista e il titolo del brano, mi è venuta in mente durante il processo di lavorazione; inizialmente ho cercato di riprodurli attraverso dei font già esistenti, ma poi ho preferito disegnare i caratteri da zero partendo da degli sketch su carta.
Il risultato finale riesce a rendere omaggio a Michael Jackson senza cadere nel kitsch. Penso che questo poster possa piacere anche a chi non è un grande fan di MJ.
(Thriller - Michael Jackson / Directed by John Landis (1983))
7. Qual è quello che preferisci di meno e perché?
Tra i poster che ho realizzato, quelli che amo di meno, sono quelli meno minimalisti che non interagiscono in maniera ludica con chi li osserva. La parte più divertente dei poster minimalisti, è quella di cercare di individuare il soggetto anche senza leggerne il titolo. Nella serie dedicata ai video, quello che mi esalta di meno, è quello di “Radio Killed the Radio Stars”, ma devo anche ammettere che non adoro particolarmente né il video né la canzone.
Anche quello di “Scar Tissue” non mi esalta, ma sta trovando diverse approvazioni.
8. Stai lavorando a dei nuovi manifesti?
Per il momento no, sono molto occupato con il mio lavoro di web designer e con le richieste delle stampe della serie dedicata ai video e ai film, in più sto organizzando una piccola esposizione dedicata alla serie sui film italiani all’interno di una libreria specializzata sul mondo del cinema situata al centro di Roma. Appena avrò tempo svilupperò altre locandine sui cult movies italiani e naturalmente ci sarà una nuova serie dedicata ad altri celebri video musicali.